Accoglienza Migranti: la lettera del Vescovo

Pubblichiamo di seguito la lettera del Vescovo Mauro Maria in riferimento alla disponibilità delle varie comunità diocesane all’accoglienza dei migranti.
“In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle Parrocchie, alle Comunità religiose, ai Monasteri e ai Santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi…”.

Così il Papa domenica 6 settembre u.s. alla preghiera dell’Angelus ha voluto incoraggiare le comunità cattoliche dell’Occidente ad aiutare i tanti migranti che fuggono da guerre e miserie con “un gesto concreto in preparazione all’Anno Santo della Misericordia”.
È un invito che scuote e interpella coinvolgendoci attivamente in una gara di solidarietà che già vede tanti impegnarsi per una risposta convincente. Gli avvenimenti drammatici, illustrati dalle immagini puntualmente riproposte dai media, ci fanno capire che si tratta di un appello ineludibile e doveroso.
La nostra Diocesi, tante volte e nelle più svariate circostanze, ha espresso ed esprime solidarietà verso tutti i bisognosi e i tanti poveri che bussano alle nostre porte. Ora si tratta di fare un passo ulteriore guardandoci attorno anche alla ricerca di ambienti parrocchiali non sufficientemente utilizzati, per una ospitalità che diventa prossimità evangelica.
Mentre a livello di Conferenza Episcopale Italiana si sta lavorando perché la risposta all’appello del Papa abbia “chiarezza di riferimenti e condivisione di regole in tutta Italia” attraverso “indicazioni operative” che arriveranno presto, credo sia opportuno già dare uno sguardo alla nostra realtà territoriale per cercare di far emergere quali iniziative possiamo porre in atto nelle nostre Parrocchie. Sembra necessario, dunque, anzitutto fare una mappatura degli ambienti parrocchiali che potrebbero diventare luoghi di accoglienza per famiglie di profughi.
Saranno poi le stesse Comunità parrocchiali, eventualmente, a farsi carico di una ospitalità “connaturata alle scelte cristiane” e, in vista dell’Anno Giubilare, ricordando che “Misericordia è il secondo nome dell’Amore”.
La Caritas Diocesana farà da punto di riferimento per la raccolta dei dati e delle disponibilità manifestate, tenendo presente che l’organismo civile, deputato per la gestione di questa emergenza, è la Prefettura di ciascuna Provincia. E’ doveroso, dunque, entro questo mese di settembre, comunicare la disponibilità degli ambienti parrocchiali idonei allo scopo.
Sono certo che la sensibilità e l’attenzione dei parroci, dei sacerdoti, dei religiosi e delle religiose, dei diaconi, delle Caritas parrocchiali e di tutti i cristiani più sensibili delle nostre Comunità non mancheranno di attivarsi per una risposta che sia al contempo motivata spiritualmente dalla fede che si apre alla carità e materialmente sia disponibile a porre in essere iniziative di testimonianza evangelica.
Nel ringraziarvi anticipatamente per l’impegno e la disponibilità che non mancherete di porre in atto, invoco su voi tutti la benedizione di Dio. La Vergine Madre e i Santi Patroni ci accompagnino in questo rinnovato invito alla solidarietà e alla testimonianza cristiana.
Tutti e ciascuno abbraccio fraternamente.

+ Mauro Maria Morfino