Caritas: microprogetti in Senegal

In occasione del Giubileo della Misericordia  e su invito della Conferenza Episcopale Italiana, Fondazione MISSIO, la Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV) e Caritas Italiana lanciano la campagna dal titolo “Il diritto di rimanere nella propria terra”, per promuovere e garantire a ciascuno il diritto di restare nel proprio Paese vivendo in modo dignitoso.

Papa Francesco, con l’indizione di questo anno giubilare, ci indica infatti ancora una volta la via dell’accoglienza e della carità concreta. Le nostre Chiese sono da sempre in prima fila nel servizio, nella tutela, nell’accompagnamento dei più poveri e, di fronte al dramma dei migranti che continuano a perdere la vita lungo le diverse rotte della disperazione, il Consiglio Permanente della CEI ha approvato un vademecum con una serie di indicazioni pratiche per le Diocesi italiane circa l’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati in Italia e per la solidarietà con i paesi di provenienza dei migranti.

Al punto 7 del vademecum la CEI evidenzia che “il doveroso impegno di accoglienza non deve farci dimenticare le cause del cammino e della fuga dei migranti che arrivano nelle nostre comunità: guerre, fame, disastri ambientali, persecuzioni politiche e religiose” e sollecita Caritas Italiana, Focsiv e Fondazione Missio a riconoscere il «diritto a restare nella propria terra».

Il lavoro unitario dei tre organismi a livello nazionale si traduce in questa campagna declinata in varie iniziative e proposte di riflessione durante tutto l’anno giubilare.

E’ in questa prospettiva che è sembrato opportuno, oltre alle iniziative giubilari già in atto, dare voce anche a questa particolare istanza che impegna le Comunità in progetti facilmente condivisibili perché vicini alle nostre esperienze socio-economiche, quali l’aiuto per costruire un pozzo a servizio di una scuola e l’allestimento di due allevamenti bovini (i particolati nella scheda allegata). Il coinvolgimento delle tre Foranie ci permette, in questa fase ormai conclusiva del Giubileo, di rendere ancora più concreti i tanti messaggi e inviti alla solidarietà che continuano ad arrivarci. Le Parrocchie e i Santuari, le Rettorie e le Cappellanie assieme alle Associazioni, ai Movimenti, ai Gruppi Ecclesiali e alle Confraternite sono liberi di intraprendere qualsiasi iniziativa utile allo scopo. Quanto raccolto potrà poi essere consegnato al Vicario Foraneo di riferimento entro la prima quindicina di Novembre 2016.

Il Signore benedica la nostra buona volontà e la solidale vicinanza versi i paesi più poveri. Grazie.

Il Direttore della Caritas Diocesana
Don Giuseppe Curcu