Festa della Pace – ACR

Domani dalle ore 15 alle 17.30 presso la chiesa del Santissimo Nome di Gesù importante appuntamento dell’Azione Cattolica Italiana ragazzi, Diocesi di Aghero – Bosa, dal titolo “che fame di pace”.

Durante questa giornata i ragazzi si cimenteranno in attività volte a farli riflettere sul problema della pace.

Sei invitato a partecipare!!. 

 

La pace è servita: questo è lo slogan dell’iniziativa di Pace 2019 che ci sollecita a meditare sulla libertà, la dignità e l’autonomia personale ed economica come vie verso la costruzione di una pace. In un tempo in cui il valore di ciò che acquistiamo e mangiamo non sempre corrisponde al valore reale dei prodotti e al lavoro necessario per portarli nelle nostre tavole, l’Azione Cattolica ha scelto, dunque, per quest’anno di dedicare il mese della pace proprio ad un progetto che mette al centro il valore del cibo e la dignità delle persone e dei lavoratori che impiegano i propri sforzi per produrlo, soprattutto in paesi nei quali le condizioni economiche e sociali sono più difficili.

E’ stato pubblicato il dossier della Caritas dal titolo “Fame di pace: cibo negato da iniquità e guerre”, in cui si denuncia che aumentano il numero degli affamati nel mondo e le morti per fame soprattutto in Africa.

Infatti secondo un rapporto dello scorso anno dell’Onu la denutrizione è di nuovo in aumento, così come la morte per fame: 815.000.000 di affamati, tra cui molti bambini, che rappresentano 38.000.000 in più rispetto all’anno precedente, il 23% dei quali concentrati nell’Africa sub-sahariana.

In regioni afflitte da condizioni di sicurezza gravi, come ad esempio in Sudan, gli interventi hanno riguardato anche l’accompagnamento delle comunità sul tema dell’abuso dei diritti umani. In Sud Sudan, grazie anche al contributo dell’8 x mille della Conferenza Episcopale Italiana, oltre alla distribuzione di derrate alimentari ai nuclei familiari bisognosi, si sono finanziate attività sia in campo medico, sia in campo sociale e educativo, con attività di assistenza ai bambini di strada, appoggiando gli insegnanti nei campi profughi e sostenendo iniziative di promozione della pace.