Lo scanese P. Roberto Carboni è il nuovo vescovo di Ales-Terralba

Il Papa in data odierna ha nominato padre Roberto Carboni, dell’Ordine dei Frati minori conventuali, nuovo Vescovo di Ales-Terralba. Il frate, originario di Scano di Montiferro, è stato per lungo tempo in missione nell’isola di Cuba. Succede nell’episcopato a Mons. Giovanni Dettori, che dopo aver retto la Diocesi per 11 anni, ha rassegnato le dimissioni nel Gennaio 2015.

Il Rev.do P. Roberto Carboni, O.F.M. Conv., è nato il 12 ottobre 1958 a Scano di Montiferro, provincia di Oristano e diocesi di Alghero-Bosa.

Accolto dapprima nel Seminario Serafico dei Frati Minori Conventuali di Sassari, è passato poi al Collegio Serafico San Francesco a Oristano, ove ha conseguito la maturità classica.

Nel 1977 ha iniziato il noviziato nel Convento della Basilica del Santo a Padova e nel 1978 ha emesso i primi voti. Ha studiato la Filosofia presso il Seminario San Massimo Dottore a Padova e la Teologia presso la Facoltà Teologica di San Bonaventura a Roma.

Il 27 giugno 1982 ha emesso la professione perpetua. È stato ordinato presbitero il 29 settembre 1984.

Dopo l’ordinazione sacerdotale ha proseguito gli studi a Roma, ottenendo nel 1986 la Licenza in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Dal 1989 è iscritto all’albo degli psicologi e psicoterapeuti della Sardegna. A seguito della collaborazione con la rivista Fraternità, di cui è stato direttore, è diventato giornalista pubblicista, iscritto all’albo dei giornalisti della Sardegna dal 1997.Padre Roberto Carboni

Incarichi pastorali più significativi da lui svolti: dal 1985 al 1992 è stato Direttore spirituale presso il Centro nazionale di orientamento vocazionale al Sacro convento di Assisi (postulato francescano); dal 1991 al 1993 è stato Docente Incaricato di Psicologia presso l’Istituto Teologico di Assisi; dal 1993 al 1994 Viceparroco presso la parrocchia di San Francesco di Assisi a Cagliari; dal 1994 al 1999 Rettore del Postulato francescano presso il Collegio San Francesco di Oristano; dal 1994 al 2001 è stato Segretario e Vicario provinciale, nonché Docente Incaricato di Psicologia presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna.

Dal 2001 al 2013 è stato Missionario a Cuba con i frati della provincia delle Marche. In terra cubana è stato Direttore spirituale del Seminario Interdiocesano, Docente di Psicologia e Rettore dei Postulanti, nonché Rettore della Chiesa di San Francesco a La Havana.

Dal 2013 al presente è stato Segretario Generale per la Formazione dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali.

Il saluto del nuovo Vescovo alla Diocesi di Ales-Terralba

Carissimi fratelli e sorelle,

a tutti voi un saluto di Pace e Bene nel Signore!

 La Provvidenza di Dio tramite il Santo Padre Francesco ha voluto scegliermi per la guida della Diocesi di Ales-Terralba, dopo il generoso e illuminato servizio e ministero esercitato con competenza per dodici anni sino ad oggi dal Vescovo Giovanni Dettori a cui va il nostro affetto e tutta la nostra e mia gratitudine.

Ringrazio il Santo Padre, il Vescovo di Roma che presiede tutte le Chiese nella carità, della sua fiducia e accolgo con trepidazione questa obbedienza che mi porta a voi come pastore e fratello. La mia vocazione francescana illumina il mio sì, ascoltando l’esempio di san Francesco di Assisi che sempre voleva essere “suddito e soggetto” alla Madre Chiesa.  La consapevolezza dei miei limiti, la sproporzione fra la Grazia di Dio e la mia povertà e il mio peccato, mi porta a chiedere in questo primo saluto a tutti voi, sacerdoti, diaconi, seminaristi, religiose, religiosi e laici, un ricordo speciale nella preghiera e nell’intercessione, perché io sia strumento della Grazia di Dio in mezzo a voi, per voi e con voi.

Benché le vicende della vita e i cammini della vocazione francescana mi abbiano portato da molti anni fuori dalla Sardegna e anche in terra di missione fuori dall’Italia, ho sempre sentito e sento viva l’appartenenza alla mia amata isola, alla sua gente e alla sua Chiesa. Nutro profondo affetto per il mio paese di origine, Scano di Montiferro e conservo nel cuore la memoria della paterna vicinanza e amicizia del Vescovo Giovanni Pes anch’egli di Scano di Montiferro, che mi ha ordinato presbitero e mi sento parte della mia Diocesi di Alghero- Bosa con il suo vescovo Mons. Mauro Maria Morfino a cui mi lega una profonda e antica amicizia.

Ma voglio, sin da questo momento, aprire il mio cuore per accogliere questa porzione di Chiesa che è la Diocesi di Ales- Terralba a cui in Signore mi invia, tendendo la mano ai suoi uomini e donne in segno di amicizia e desiderio di incontro, includendo anche coloro che non condividono la nostra fede ma ci sono fratelli e sorelle in umanità. Vorrei che tutti si sentissero accolti e ascoltati, che non ci fossero barriere o timori nel parlare e incontrare il proprio vescovo.

Mi sia permesso un saluto riconoscente ai sacerdoti, ai diaconi, ai seminaristi, alle religiose e religiosi della Diocesi, con un ricordo speciale per coloro che hanno speso la loro vita nel servizio di Dio e dei fratelli e ora carichi di anni ci offrono ancora il dono della preghiera e della testimonianza.  Ringrazio il Signore per il dono dei nostri seminaristi: hanno un compito grande e importante nel prepararsi al servizio del popolo di Dio. La lunga consuetudine di questi anni con l’animazione vocazionale e la cura delle vocazioni mi rende attento al cammino dei nostri giovani che hanno bisogno di essere aiutati a scoprire la bellezza di Cristo e del dono totale di sé a Lui.

Saluto tutto il popolo di Dio, le donne, gli uomini, i giovani e bambini che si sforzano ogni giorni di vivere la loro fedeltà al Vangelo e alla loro vocazione cristiana, anche in mezzo a difficoltà e spesso a sofferenze, ai problemi della disoccupazione che feriscono la nostra terra, alla povertà. Il Vescovo, anche se maestro nella fede, ha tanto da imparare da tutti coloro che con dedizione e perseveranza vivono la loro fede cristiana. Saluto gli uomini e donne che per vocazione e ufficio amministrano la società civile e si sforzano di renderla più sicura e umanizzante per tutti. 

Saluti tutti i Vescovi della Sardegna che mi accolgono fra di loro in spirito di amicizia e fratellanza. Sono certo della loro vicinanza e aiuto. Un particolare ricordo per i vescovi emeriti Mons. Gibertini e Mons. Orrù che hanno guidato la nostra diocesi.  Mi si permetta un ricordo speciale per Mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, a cui mi legano gli anni della presenza missionaria a Cuba. Un saluto affettuoso ai vescovi che sono stati ultimamente ordinati: al caro Mons. Corrado Melis, che proviene dal clero della nostra diocesi di Ales-Terralba e a Mons. Antonello Mura della mia originaria Diocesi di Alghero-Bosa, con entrambi mi lega l’amicizia di anni. Ma non posso dimenticare il carissimo Arcivescovo di Sassari. Mons. Paolo Atzei ofmconv, con il quale condivido la vocazione francescana e verso cui nutro vero affetto di figlio e fratello.

A tutti è nota l’antica storia della diocesi di Ales- Terralba, la bellezza della sua cattedrale e concattedrale, il suggestivo santuario di Sardara, e l’operosità della sua gente nei tanti paesi piccoli e grandi che la compongono. Entro in questa storia in punta di piedi, per ascoltare e imparare, conoscerne le grandi possibilità e prospettive e collaborare alla realizzazione di esse.

Ma prima ancora di formulare qualsiasi programma sento di dover fondare il mio sì a Dio e al Papa sulla solida roccia che è Cristo, affidandomi a Lui e imparando da Lui. Certo, verranno anche i programmi e le iniziative, ma prima di tutto il mio programma è essere fedele a Lui e attraverso di Lui a tutti voi. Il vescovo, ci ricordava il papa Francesco, deve prima di ogni altra cosa essere uomo di preghiera e di annuncio del Vangelo.

Il nostro padre san Francesco d’Assisi mi ha insegnato ad essere fratello di tutti e seguire la via della semplicità. Assumendo la guida della Diocesi di Ales- Terralba vorrei che mi chiamaste semplicemente Padre, facendo memoria di quella Paternità da cui tutti veniamo e siamo chiamati a servire.

Invoco l’intercessione di san Francesco di Assisi, di cui sono figlio, e che aveva un amore solido e totale per la santa Chiesa. Lui ci insegni come amarla e renderla più santa attraverso la nostra santità.  Infine voglio affidarmi e affidare ciascuno di voi all’intercessione della Madre di Dio che veneriamo nella nostra Diocesi con il titolo di Santa Maria ad Aquas. Sia la Madre de Signore a indicarmi il cammino, farmi attento alle diverse povertà di tanti fratelli e sorelle, insegnarmi e insegnare a tutti l’obbedienza della fede e la carità operosa che la portò a cantare il suo Magnificat.

Ci stiamo inoltrando nel tempo di Quaresima, un tempo speciale per vivere la Misericordia. Chiedo al Signore di farmene strumento. Grazie a ciascuno di voi. Il Signore vi benedica e chiedo a ciascuno di voi di invocare la benedizione del Signore su di me.

 

Roma 10 febbraio 2016, mercoledì delle Ceneri

Fra Roberto Carboni ofmconv

Vescovo eletto di Ales- Terralba