Nota del Vescovo Mauro Maria Morfino per la Settimana Santa 2021

Nota per la Settimana Santa 2021

Nonostante la situazione sia complessivamente migliorata, anche quest’anno il tempo quaresimale e pasquale sarà condizionato dal dramma della pandemia di Covid-19, che, di fatto, come ricorda la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nella “Nota circa le celebrazioni della Settimana Santa” del 17/02/2021 n. 96/21, “ha portato molti cambiamenti anche nel consueto modo di celebrare la liturgia”.

Anche la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso la Presidenza, ha voluto offrire delle indicazioni sul tema (Orientamenti per la Settimana Santa, 24/02/2021).

I due documenti citati si potranno consultare nel sito diocesano.

Alla luce di queste note e orientamenti, dopo aver consultato il Consiglio Presbiterale, in vista della prossima Settimana Santa, ritengo opportuno dare delle indicazioni per i parroci, i presbiteri, i religiosi, i diaconi e tutte le nostre Comunità parrocchiali della Diocesi di Alghero-Bosa.

“Innanzitutto si esortino i fedeli alla partecipazione di presenza alle celebrazioni liturgiche”, naturalmente nel rispetto delle misure precauzionali (igienizzazione all’ingresso; rispetto dei segnaposto per distanziamento; mascherina indossata; comunione nella mano …) previste dal Protocollo di intesa tra la CEI e il Governo italiano (7 maggio 2020) sempre in vigore e poste in essere nelle nostre chiese dal maggio scorso, alla ripresa delle celebrazioni dopo i mesi di chiusura totale.

L’esperienza del periodo più critico ha fatto maturare, inoltre, delle modalità di azione che in qualche modo potessero alleviare le gravi limitazioni richieste. Così “l’uso dei social media ha molto aiutato i pastori a offrire sostegno e vicinanza alle loro Comunità durante la pandemia” e anche ora se ne favorisca l’uso dove risulta necessario e utile, soprattutto a favore degli ammalati e dei fedeli impossibilitati a partecipare di presenza.

In proposito, come segno di unità, sarebbe opportuno privilegiare le celebrazioni diocesane presiedute dal Vescovo.

Per quanto concerne i riti di pietà popolare che accompagnano le celebrazioni della Settimana Santa, in particolare del Venerdì Santo, come facilmente intuibile, non potranno svolgersi nelle modalità tradizionali dei tempi “normali”. Rimane, infatti, la proibizione degli assembramenti, di certa gestualità e dei contatti tra persone.

Di conseguenza:

  • non si potrà svolgere alcuna processione né dentro né fuori delle chiese;
  • il rito tradizionale de “S’iscravamentu/Desclavament” è strettamente vincolato, per gli “attori” (confratelli e cantori) e per i fedeli, all’obbligo della mascherina e del distanziamento che determina il numero massimo di presenze già previsto per ogni chiesa. Nessuna deroga è ammissibile in proposito.

Anche quest’anno, dunque, ai presbiteri, ai diaconi, ai collaboratori e alle Comunità parrocchiali viene chiesto un grande sacrificio e un rinnovato senso di responsabilità illuminato da una fede forte e sincera che sa attingere ai ricchi e altrettanto suggestivi riti liturgici frutto della Tradizione della Chiesa cattolica, che oggi ci invita, per salvaguardare il bene primario della salute, ad andare oltre le specificità locali e le rivendicazioni.

Ecco ora in dettaglio quanto previsto per i singoli riti liturgici della Settimana Santa.

Domenica delle Palme

“La commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano”. Ministri e fedeli provvedano da sé ai rami di ulivo o di palma da benedire, così da evitare consegna o scambio di rami da mano a mano. Rimane comunque, dove si ritiene opportuno, la possibilità di utilizzare la terza forma prevista nel Messale.

Giovedì Santo

  • Messa Crismale

Come da tradizione, il Vescovo con tutti i Presbiteri, i Diaconi e una rappresentanza dei laici, presiederà la celebrazione nella chiesa cattedrale in Alghero con inizio alle ore 10.00.

  • Messa “in coena Domini”

Omessa la lavanda dei piedi, la celebrazione si svolgerà come di consueto. Al termine “il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito, nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia, dell’eventuale coprifuoco ed evitando spostamenti tra le chiese al di là della propria chiesa parrocchiale”.

Venerdì Santo

La celebrazione liturgica della morte del Signore si svolgerà come di consueto secondo le indicazioni del Messale, aggiungendo la preghiera prevista “in caso di grave necessità pubblica” secondo la formulazione da me proposta e riguardante la X preghiera per i tribolati. L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sarà riservato al solo presidente della celebrazione, mentre tutti i fedeli partecipano dal posto chinando il capo.

Veglia Pasquale

“Potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con l’eventuale coprifuoco”. Per la benedizione del fuoco e l’accensione del Cero pasquale i fedeli partecipano dal proprio posto in chiesa senza spostamenti. Anche per quest’anno si eviti l’amministrazione del Battesimo durante la Veglia.

Domenica di Pasqua

Le celebrazioni si svolgeranno come di consueto secondo le modalità del nuovo Messale Romano che dal giorno di Pasqua sarà obbligatorio per tutta la Chiesa italiana. Tutte le espressioni di pietà popolare e le processioni non si facciano ed eventualmente potranno essere rievocate come “memoria” durante l’omelia, in attesa di essere rivissute integralmente in tempi più favorevoli.

 

Alcune ulteriori annotazioni pastorali.

Cresime

Come probabilmente i Vicari Foranei vi avranno informato, si possono già calendarizzare, così da poter comunicarmi le date prescelte, che naturalmente non dovranno essere sovrapposte e concomitanti, così da darmi la possibilità di presiedere la celebrazione, nel limite del possibile. Nel caso fossi impossibilitato, deciderò di volta in volta chi dovrà amministrarle.

Celebrazione per le vittime del coronavirus

Seguendo le indicazioni della CEI ogni Parroco o Amministratore parrocchiale, in questo tempo di Quaresima, provvederà ad applicare l’Eucarestia una o più volte, secondo le possibilità, per tutte le vittime del coronavirus, avvisando anticipatamente la Comunità.

Giornata per il Fondo episcopale di solidarietà

Come ogni anno, soprattutto nel vortice di una crisi finanziaria di questa portata, si curi con grande attenzione la colletta imperata per il “Fondo di solidarietà episcopale”, da farsi nella Quinta domenica di Quaresima. La lettura di qualche stralcio del Messaggio del Vescovo “Dal Rabbi adultero al viatico del d’ora in poi”, può aiutare le Comunità a prendere coscienza dell’impegno cristiano della condivisione e della solidarietà.

Alghero, 9 Marzo 2021

padre Mauro Maria Morfino