Settimana Santa: il decreto vescovile nel tempo del Covid-19

Settimana Santa 2020
Decreto del Vescovo diocesano in tempo di Covid-19

Considerato il perdurare della pandemia da Covid-19 e tenendo conto del Decreto della Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 25/03/2020 (n. 0181) e degli Orientamenti per la Settimana Santa della C.E.I. del 25/03/2020, con il presente DECRETO intendo rendere normativo per la Diocesi di Alghero-Bosa quanto segue.

  • “Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti di persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace” (Decreto della Congreg. per il Culto Divino).
  • Ogni Parroco è invitato a celebrare nella propria chiesa parrocchiale.
  • Per garantire la dignità alla celebrazione, accanto al celebrante può essere assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione in diretta. È necessario comunque che siano rispettate tutte le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica.
  • I fedeli vengano informati dell’ora di inizio delle celebrazioni e invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, eventualmente anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi. Si salvaguardi in particolare la trasmissione “in diretta” della celebrazione, poiché solo la contemporaneità può favorire la “partecipazione possibile” nel momento presente.
  • Domenica della Palme. La Commemorazione dell’Ingresso del Signore a Gerusalemme si celebra all’interno della chiesa e a porte chiuse:
    1. in Cattedrale ad Alghero si adotta la seconda forma prevista dal Messale Romano, con una processione all’interno della chiesa con ramo d’ulivo o di palma;
    2. in tutte le altre chiese Parrocchiali si usa, invece, la “terza forma” (quella semplice) prevista dal Messale Romano. È possibile anche la proclamazione del Vangelo dell’ingresso del Signore all’inizio della Messa. Si omette evidentemente la benedizione degli ulivi e delle palme, strettamente legata alla processione.
  • La Messa crismale viene rinviata a una data successiva al termine dell’emergenza sanitaria, così da consentire la piena partecipazione di presbiteri e laici. Sarà il Consiglio Episcopale Permanente della CEI a offrire un orientamento unitario, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, Primate d’Italia, adotterà per la Diocesi di Roma.

Si farà uso degli oli benedetti nella Messa del Crisma dello scorso anno fino a quando non verrà celebrata la Messa del Crisma in quest’anno. Si ricorda che, in caso di vera necessità, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi (cf Sacramento dell’unzione e cura pastorale degli infermi, Introduzione, 21; 77bis).

  • La Messa in Coena Domini. Viene concesso ai Presbiteri, in via straordinaria, la facoltà di celebrare l’Eucarestia senza concorso di popolo, in luogo adatto e in orario serale. Sono omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo viene riposto nel Tabernacolo.
  • Il Venerdì Santo. La celebrazione della Passione del Signore si svolge secondo i Libri Liturgici. Riprendendo l’indicazione del Messale Romano – “In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12 – nella Preghiera Universale la X preghiera del Messale viene sostituita dalla seguente:

Per i tribolati

Preghiamo, fratelli carissimi,
Dio Padre onnipotente,
perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente:
allontani la pandemia, scacci la fame,
doni la pace, estingua l’odio e la violenza,
conceda salute agli ammalati,
speranza e conforto alle famiglie,
salvezza eterna a coloro che sono morti.

 

Preghiera in silenzio; poi il presidente dice:

Dio onnipotente ed eterno,
conforto di chi è nel dolore,
sostegno dei tribolati,
ascolta il grido dell’umanità sofferente:
salvaci dalle angustie presenti
e donaci di sentirci uniti a Cristo,
medico dei corpi e delle anime,
per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti.
Per Cristo nostro Signore

L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio è limitato al solo presidente quando vi fossero presenti altri. Al di fuori delle celebrazioni si può esporre nelle chiese il Crocifisso, posto in luogo elevato per evitare il bacio da parte dei fedeli che si recano in chiesa per la preghiera personale.

  • Veglia pasquale. La Veglia Pasquale sia celebrata solo nella Cattedrale e nelle Chiese Parrocchiali. I battesimi vanno rinviati ad altro tempo. Per l’ “Inizio della Veglia o lucernario” si omette l’accensione e benedizione del fuoco, si accende il cero e, senza la processione, si continua con il Preconio o Annunzio Pasquale e la Liturgia della Parola. Per la Liturgia Battesimale si mantiene solo il rinnovamento delle promesse battesimali.
  • Giorno di Pasqua. Si celebra, evidentemente, una sola Messa e, il tal giorno in particolar modo, pro populo. Chiedo che vengano fatte suonare a distesa le campane alle ore 12.00 come segno di annuncio della vittoria di Cristo sulla morte e di speranza per tutti in questo tempo di patimento.
  • Tutte le espressioni della pietà popolare e le processioni, così radicati anche nella nostra Diocesi, sono abolite. E’ affidata al Vescovo diocesano la possibilità di trasferirle a una data conveniente se ritenuto opportuno.

 

ULTERIORI PRECISAZIONI

  • Chi dovesse prestare servizio liturgico durante la Settimana Santa, sappia che le indicazioni appena date devono tenere in conto la normativa attuale che regola gli spostamenti con la relativa autocertificazione. In merito il Ministero dell’Interno ha precisato, in una lettera alla Segreteria Generale della CEI il 27 marzo u.s., che il servizio liturgico «è da ritenersi ascrivibile a “comprovate esigenze lavorative”». Per i Presbiteri incaricati di più parrocchie, in diversi Comuni, (gli unici che in occasione della Settimana Santa, se possono, hanno la facoltà di celebrare una seconda volta nello stesso giorno) è stato appurato che il loro spostamento è legittimo e motivato.
  • Sacramento della Penitenza. La Nota della Penitenzeria Apostolica circa il Sacramento della Riconciliazione nell’attuale situazione di pandemia, del 20/03/2020, ricorda che “nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale” l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Infatti anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi. (cf Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
  • Ogni presbitero a cui venga richiesto il ministero della Riconciliazione, lo offra sempre e comunque con generosità, sempre ottemperando alle indicazioni già offerte in proposito all’inizio della pandemia.
  • Si ricorda che i Parroci e gli Amministratori Parrocchiali che hanno in cura una sola Parrocchia, i Cappellani e comunque tutti i Sacerdoti, in questo tempo di pandemia, possono celebrare solo una volta al giorno, anche in occasione della Domenica delle Palme e del Triduo Pasquale. Nessuna eccezione è ammissibile.
  • Fondo di Solidarietà episcopale. Non essendosi potuta tenere nella quinta domenica di Quaresima (29 marzo), la questua imperata per il FSE, verrà spostata a data da precisare. Mai come in questa circostanza, dove il lavoro è pesantemente attaccato dalla pandemia, l’attenzione a vecchie e nuove povertà deve vedere l’intera comunità diocesana, sollecita, disponibile e largamente generosa.
  • Celebrazioni presiedute dal Vescovo
    Dal 14 di marzo, com’è noto, presiedo dalla cappella dell’Episcopio, ogni sera, alle ore 18 l’Eucarestia o la lectio divina, o la Via crucis, o il Rosario trasmessi da CatalanTV e Sardegna 1 e in streaming. L’Ufficio Comunicazioni Diocesano renderà noto il prossimo calendario.
    Si continuerà questo tipo di presenza teletrasmessa fino a quando non sarà data la possibilità di celebrare regolarmente nelle nostre chiese.
    Il Vescovo celebra la Domenica delle Palme e il Triduo Pasquale in Cattedrale secondo il seguente calendario:

Domenica delle Palme – 5 Aprile
Ore 10.00 – Commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme e Santa Messa

Giovedì santo – 9 Aprile
Ore 18.00 – Santa Messa nella Cena del Signore

Venerdì santo – 10 Aprile
Ore 16.00 – Celebrazione della Passione del Signore

Sabato santo – 11 Aprile
Ore 21.00 – Veglia Pasquale nella notte santa

Domenica di Pasqua – 12 Aprile
Ore 10.00  – Santa Messa nella Risurrezione del Signore

 

Per quanto è possibile, chiedo ai Parroci, per ovvii motivi, di scegliere per le celebrazioni che avessero intenzione di trasmettere per la propria comunità attraverso qualche canale telematico, orari non in contemporanea con questi indicati.

Alghero, 1 Aprile 2020

padre Mauro Maria Morfino