Un umano rinnovato, per abitare la terra

Quest’anno, a dare un particolare significato alla Giornata per la custodia del creato ormai imminente, fissata al 1 settembre 2015, vengono a convergere tanti elementi, a partire dall’Enciclica Laudato si’  che Papa Francesco ha dedicato alla questione ambientale al rilievo del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (“In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo”, Firenze, 9-13 novembre 2015), così come, non da ultimo, il Giubileo della misericordia che si aprirà l’8 dicembre 2015.
Uno sguardo credente cercherà di cogliere i legami che lo Spirito intesse, con una lettura in profondità dei segni dei tempied in questa direzione, vorremmo riscoprire la bellezza della “sapienza dell’umano”, capace di amare la terra, per abitarla con sobria leggerezza.
Come ci ricorda il Papa, Gesù “invitava a riconoscere la relazione paterna che Dio ha con tutte le creature e ricordava loro con una commovente tenerezza come ciascuna di esse è importante ai suoi occhi” . Un creato, dunque, da gustare in tutta la sua bellezza ed in rendimento di grazie, da abitare con coraggio, sobrietà e in solidarietà con i poveri, entro la grande comunione delle creature. Un creato riconosciuto, alla luce della Pasqua, come la grande opera del Dio unitrino, vivificata e condotta a compimento dallo Spirito creatore (cf. Rm 8,19ss): costituito “secondo il modello divino”, è quindi esso stesso “una trama di relazioni” .
La creazione appare così come spazio da abitare nella pace, coltivandolo e custodendolo, per costruirvi una vita buona condivisa. L’esperienza di tante generazioni credenti si fa così invito per noi, perché impariamo anche oggi a vivere in tale orizzonte la nostra umanità, abitando la terra con una sapienza capace di custodirla come casa della famiglia umana, per questa e per le prossime generazioni.
A tutti, l’augurio di una giornata con lo sguardo rivlto verso l’ambiente che ci circonda, uno sguardo pieno di rendimento di grazie.
Giuseppe Patta