“Comuni e Diocesi, alleati per il rilancio culturale, economico e sociale del Territorio” è il tema su cui verterà il prossimo incontro diocesano che sarà organizzato dall’Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro. Sarà nel Montiferru; ciò per il primario dovere di non far allentare la attenzione generale nei confronti di un territorio che – nel volgere di qualche giorno – si è visto con le campagne totalmente ridotte in cenere e senza una minima prospettiva di ripresa economica nell’immediato.
L’incontro diocesano, che si svolgerà sabato 27 novembre nell’ex Seminario regionale di Cuglieri dalle 9.45 alle 13.15, si inserisce a pieno titolo nella fase di auscultazione, recentemente voluta dal Papa con l’avvio del Cammino sinodale, e si propone di entrare nel vivo delle problematiche non soltanto in relazione ai danni causati dagli incendi, ma anche quella attinenti allo spopolamento, soprattutto quello dei piccoli Comuni.
Il convegno ha la finalità di individuare forme di impegno comune tra le diverse istituzioni del Territorio – siano esse di carattere pubblico che privato – negli ambiti della Cultura, della Economia e della Solidarietà Sociale ed interistituzionale.
Se l’Economia costituisce, per molti versi, il motore degli scambi relazionali tra soggetti singoli e/o collettivi; la Cultura è l’anima che rende vive queste relazioni ed è anche fattore di elevazione etica e morale che conferisce sapore alle relazioni umane mentre mantiene vivo l’impegno verso la equità, la giustizia sociale e la pace in ogni comunità, al di là delle proporzioni e del contesto geografico.
Perciò, avviare un percorso che possa definire alcune linee-guida e “buone pratiche” per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, affinché diventi materia prima strategica per attirare e attivare nel nostro Territorio nuove opportunità di crescita civile, economica e sociale, costituisce elemento strategico in questo difficile momento che vede molte nostre realtà, specie quelle del Montiferru, in una particolare condizione di sofferenza. Tutto questo dovrà però partire dalla individuazione della “materia prima” motivante che, nel nostro caso, è rappresentata dalla cultura in generale, come viene definita per la prima volta nel 1871 in Primitive culture dal grande antropologo e sociologo Edward Burnett Tylor, secondo il quale: “La Cultura è quell’insieme complesso che include il sapere, le credenze, l‘arte, la morale, il diritto, il costume, e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società”.