Nelle tre sedi di Alghero, Bosa e Macomer si sono riuniti, Domenica 14 novembre, i Consiglio Pastorali foraniali in rappresentanza di tutte le Comunità parrocchiali che operano in quella porzione della Chiesa diocesana. Un passo importante, nell’ottica del cammino sinodale, per parlare anzitutto del ruolo del Consiglio di forania che recepisce e discute le indicazioni del Consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale diocesano, per poi riportare agli altri Consigli la riflessione prodotta e capire i punti di vista espressi. Inoltre il suo operato è fondamentale per far recepire le indicazioni diocesane a livello parrocchiale, creando quella rete utile per agire nell’unità, in piena sinergia e nella chiarezza dei contenuti. Questo favorisce, nelle singole Comunità, l’organizzazione di iniziative finalizzate a scopi comuni e un cammino pastorale condiviso, forte di una creatività e volontà missionaria propria, ma non esclusiva. Nei Consigli pastorali foraniali, guidati dai Vicari – Don Raffaele Madau (Alghero), Don Franco Oggianu (Bosa) e Padre Andrea Rossi (Macomer) – si è potuta respirare, dopo più di un anno condizionato dalla pandemia, quella presenza umana che non può essere considerata di secondo piano nel cammino ecclesiale. Nell’ascolto e nel confronto è evidente il percorso di crescita collettivo, in quanto ogni intervento e tutte le osservazioni – siano esse positive o negative – aiutano a conoscere la salute delle Comunità, nella consapevolezza che il futuro dell’evangelizzazione risiede nell’impegno di tutti e di ciascuno. Non occasioni d’incontro che si riducano ad un piangersi addosso, privo di prospettiva, ma un luogo in cui le parrocchie della Forania si sentano abbracciate fraternamente nelle difficoltà, e rinvigorite nel racconto delle buone notizie.
Nel corso della riunione i Vicari hanno descritto le prime fasi del cammino sinodale diocesano presentandolo come un momento unico nella vita della Chiesa universale, che tocca da vicino ogni battezzato. Non solo coloro che vivono e operano nella realtà ecclesiale locale, ma soprattutto coloro che definiamo “lontani”. Nello specifico si sono presentati e trattati i temi dell’Appendice A e dell’Appendice B del Vademecum del Cammino sinodale spiegando il ruolo dei referenti e dell’equipe diocesani chiamata ad una stretta collaborazione per portare avanti il percorso preparato per i prossimi mesi. A questo è seguito anche l’esposizione dei suggerimenti per organizzare un incontro di consultazione sinodale, fondato sull’ascolto. I Vicari hanno spiegato come le metodologie per condurre questi incontri verranno descritte ai moderatori che ogni parroco o amministratore parrocchiale è chiamato a nominare, insieme a uno o più verbalisti. La formazione dei moderatori, affidata ai referenti e all’equipe diocesana, sarà fondamentale per garantire la correttezza della riuscita delle iniziative che saranno proposte nelle Comunità. Fondamentale sarà la collaborazione dei parroci e amministratori parrocchiali, insieme ai vicari, collaboratori e diaconi, nel portare avanti il Cammino con tutte le forze necessarie, consapevoli che quanto emergerà sarà molto utile per il futuro. Nel corso di questo primo incontro di Consiglio pastorale foraniale sono stati espressi alcuni nominativi candidati a far parte del Consiglio pastorale diocesano, organo consultivo permanente, segno della partecipazione e della corresponsabilità di tutti i battezzati all’unica missione salvifica della Chiesa.