È Natale e Dio si manifesta nel nostro cuore. Entra nella nostra storia. Attua il suo disegno di amore e desidera lasciarsi trovare. Desidera abitare dentro di noi.
«Per il popolo che camminava nelle tenebre si accese una luce!»… e a Natale quella luce ci si ripropone, piccola, ma vivida, vibrante come il fuoco caldo sotto la cenere. Proviamo a soffiare forte su di essa e… apriamo gli occhi!
Quelli del volto, che spalanchiamo, svegliandoci al mattino, e con i quali, più o meno distratti osserviamo tutto: luoghi, persone, immagini, panorami.
Gli occhi del cuore, più profondi, che si “aprono” quando ci accorgiamo di quel che ci accade dentro, nell’anima, per “prendere a cuore”  tutto e tutti. Quando ci chiediamo il perché della gioia o del dolore, della rabbia o della serenità, dell’attenzione o del disinteresse.
E poi gli occhi della mente, del ragionamento che vuol capire e giudicare bene e che sono illuminati da parole come studio, libertà da condizionamenti, approfondimento, confronto, dialogo, discernimento.
Infine gli occhi della fede, che si aprono quando socchiudiamo un po’ gli altri! Quando questi, con umiltà, riconoscono la propria incompletezza, ma anche la loro capacità di accennare a qualcosa che non riescono a cogliere completamente. Quello è il momento delle domande di senso e del mistero che abita tutto. Questo talvolta diventa imponente e, con forza, fa chiedere i perché, tenta di raccogliere tutti i barlumi o i fasci di luce intravisti e vuole riunirli insieme. Vuole aiutarci a far scomparire quell’ombra che vela tutto e “far luce in tutta la stanza” del vivere. Ed è allora che un raggio di luce scaturisce dall’alto dei cieli e, gettandosi verso la superficie della terra, ne fora la roccia, che copre una grotta oscura, e fa luce ovunque.
Tutto diventa luminoso nel Bambino Gesù! La luce di Dio non si ferma alla superficie dell’uomo. Dio non si arresta alle croste che nascondono il buio e anche il “marcio” di tante situazioni. Non ha paura di entrarci dentro, dritto nel nostro cuore.
Allora Natale è Luce nel cuore, è farsi “illuminare”  di nuovo da Chi, nelle notti di Betlemme e del mondo, ci è dato come fratello, come figlio, come luce vivida, umile e invincibile. Nella storia, nel variare dei tempi e per sempre!
Lasciamoci illuminare dalla luce di Gesù. Accogliamo la sua pace. Imitiamo il Suo Amore misericordioso e sentiremo nascere nel nostro cuore un canto nuovo: «Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia».
Così, a tutti: Buon Natale!