Domenica in Cattedrale i festeggiamenti per Sant’Eligio protettore dei fabbri ed affini

In Cattedrale Domenica 1 dicembre alle ore 16.30, per la ricorrenza annuale di Sant’Eligio protettore dei Fabbri ed affini, dalla Cattedrale uscirà la processione per le vie del centro storico, al rientro sempre in Cattedrale si svolgerà la Santa Messa celebrata da Padre Luciano Gastoni.

San Eligio nacque intorno al 590 a Chaptelat (presso Limoges in Francia) da una famiglia di gente modesta, sotto il re Clotario. Eligio quasi certamente ha ricevuto una sufficiente istruzione da farlo assumere dall’orefice lionese Abbone, che si occupava fra altro in modo eccellente anche della zecca reale, ed Eligio non fu da meno.

Il Clotario commissionò allo stesso Eligio un trono d oro, dandogli il metallo occorrente, egli, con metallo ricevuto, di troni ne fece due dimezzando così il preventivo. Il nuovo re Dagoberto lo fà un suo ambasciatore, per missioni di fiducia. Altri incarichi se li prese da solo per esempio: riscattare a sue spese i prigionieri di guerra, fondare monasteri maschili e femminili. Morto il re, Eligio, sceglie la vita religiosa, il 13 maggio del 641 viene consacrato Vescovo di Noyon-Tournai dove s impegna nella campagna di evangelizzazione nel nord della Gallia, nelle regioni della Mosa e della Scelda  e nelle terre dei Frisoni. La vita di Eligio si conclude in terra di Olanda.  Il suo culto si diffuse in Francia, Germania, ed in Italia. Tutti lo vogliono come patrono non solo gli orafi ma tutti gli artigiani dei metalli, e poi i carrettieri,  i mercanti di cavalli, i maniscalchi ed ai tempi nostri anche i garagisti.

In alcune località francesi nel giorno della sua festa si dà la benedizione ai cavalli.